A Parma, a pochi passi da Cattedrale e Battistero, sulla stessa piazza che ospita la Casa della Musica e la Casa del Suono. Un monumento unico al mondo: per il suo grande valore storico e culturale, per le sue ardite linee architettoniche e per la sua parabola storica singolare.
Vai al sitoLe origini
La Chiesa di San Francesco del Prato, gioiello gotico di Parma, venne realizzata probabilmente a partire dal 1240. Una costruzione unica, che presenta nella facciata principale eleganti nicchie e monofore allungate. Arricchita da un grande rosone, opera di Alberto da Verona (1461), composto da 16 raggi numero che per i medioevali rappresenta la casa di Dio, il doppio delle otto beatitudini evangeliche.
L’arte
Gli affreschi vennero coperti da intonaco grigiastro durante il periodo in cui la Chiesa venne utilizzata come carcere. Solo pochi furono riportati alla luce dopo il 1974. Venne ritrovata traccia di intonaci appartenenti alle diverse fasi di costruzione della chiesa. Le più recenti opere di restauro hanno consentito di ripulire il Cristo della chiave di volta, gli affreschi dell’abside, e l’affresco di San Giacomo (entrando dal portone principale, sulla seconda colonna a sinistra).
I lavori di restauro
La facciata è tornata a filtrare la luce attraverso le due grandi monofore che nel cantiere di restauro sono state ritrovate pressoché integre nella conformazione originaria. Le finestre carcerarie sono state chiuse, tamponate in continuità con il paramento gotico, lasciando un’impronta muraria che mantiene una traccia leggibile.
Nelle colonne le parti affrescate sono state consolidate e nell’abside i preziosi affreschi comparsi sotto gli strati sovrammessi di tinteggiatura sono stati in parte restaurati. Il nuovo pavimento è in coccio pesto di calce e polvere laterizia: una stesura simile nella consistenza materiale e nell’aspetto a quella reperita nei frammenti che, prima del restauro, erano ancora presenti in chiesa.