Nuove ricerche sulla Cripta del Duomo di Parma: studiosi a confronto

Giovedì 20 novembre 2025, nella suggestiva cornice della cripta della Cattedrale di Parma, si è svolto il convegno “La Cripta del Duomo di Parma: studi disponibili e nuove ricerche”, una giornata di approfondimento dedicata alla rilettura critica di uno degli spazi più antichi e identitari del complesso episcopale cittadino.
L’evento è stato organizzato dalla Diocesi di Parma, dalla Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma, dal Capitolo della Basilica Cattedrale di Parma e dal Museo Diocesano Benedetto Antelami.

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco di Parma Michele Guerra, del presidente della Fabbriceria Nicola Bianchi e del presidente del Capitolo mons. Raffaele Sargenti, che hanno sottolineato l’importanza di un rinnovato percorso di studio e valorizzazione della cripta.

A seguire, Giorgio Milanesi (Università di Parma) ha introdotto i lavori con una relazione dedicata alle differenti tesi sulla datazione della Cripta, suggerendo una strada che potrebbe spiegare l’attuale conformazione dell’edificio in relazione alla scarsa documentazione disponibile. Carlotta Taddei e Fabrizio Tonelli hanno invece approfondito il tema dell’arca di san Bernardo degli Uberti, mettendo in luce il ruolo del culto e della memoria nella definizione dell’identità devozionale parmense. Giusi Z. Zanichelli ha illustrato le cappelle tardogotiche della Cripta e i loro modelli di riferimento, alla luce di numerosi confronti iconografici relativi al culto mariano nel XV secolo.

Elisabetta Fadda (Università di Parma) è tornata sulla “Madonna ritrovata”, il dipinto murale riemerso dopo oltre cinque secoli, collocandolo nel contesto delle botteghe del Marmitta e degli Araldi. Don Sincero Mantelli (Istituto Patristico Augustinianum) ha successivamente individuato le fonti letterarie dell’iconografia della Presentazione di Maria bambina al Tempio, soggetto raffigurato nello stesso dipinto, legandolo alle diatribe del tempo sulla Immacolata concezione della Vergine. Ha concluso i lavori Carlo Mambriani (Università di Parma) illustrando in sintesi una traccia di ricerca sulle trasformazioni della Cripta nella prima metà del Settecento, periodo che più di altri ha lasciato tracce evidenti nell’allestimento delle cappelle e dei loro arredi.

Il convegno conclude le iniziative avviate a seguito del recente restauro della “Madonna ritrovata”, la cui emersione ha riacceso l’interesse per la Cripta come luogo di memoria, spiritualità e ricerca. Nello stesso tempo, tuttavia, intende aprire una nuova stagione, che si auspica ampia e strutturata, di studi dedicati al cuore della Cattedrale, con l’obiettivo di promuoverne una conoscenza sempre più approfondita e di restituirne pienamente il valore storico, artistico e devozionale alla comunità scientifica e al territorio.

— Carlo Mambriani, Chiara Allegri

 27-11-2025