La Piazza del Duomo
Circondata dai rumori e dalla vivacità della vita cittadina, la Piazza del Duomo pare trattenere, con le sue pietre, il fluire del tempo.
E’ qui, in questo spazio dalle proporzioni sapienti e dai colori morbidi, che nasce quella vocazione alla grazia e alla bellezza, che attraverserà per secoli la storia della città.
Il Duomo e il Battistero, che vi si affacciano, sono esempio mirabile di come la fede si possa esprimere con il linguaggio dell’arte.
Una selva di simboli e di rappresentazioni costellano i due edifici e parlano la lingua immaginifica del Medioevo.
Qui l’immagine “dice” più della scrittura e alle immagini è affidato il compito di “raccontare” la fede delle generazioni.
Una serie di finestre “virtuali” consente anche al pellegrino moderno, di meglio comprendere luoghi e significati, grazie alla fotografia e al cinema.
Una mostra di scatti realizzati dai fotografi di Parma, alcuni rari spezzoni di documentari d’epoca e la visita ai luoghi, permettono di penetrare nei segreti di questi spazi del sacro, dove la fede e l’arte mettono l’uomo di fronte a quel Mistero che accomuna ogni esistenza.
Nel volgere di tre secoli sarebbero sorte, attorno alla platea ecclesiae maioris, le grandi architetture del Duomo, del Battistero e del Palazzo Vescovile.
Fu l’antipapa Cadalo, Vescovo-Conte dal 1045 al 1072, ad avviare la realizzazione del Palazzo Vescovile; fra il 1046 e il 1055 se ne realizzò un primo nucleo radicalmente modificato dal vescovo Bernardo fra il 1172 e il 1175 (epooca alla quale risale la realizzazione della caratteristica torre nord-ovest), poi completato fra il 1232 e il 1234 a opera del Rolandello, per volere del Vescovo Grazia.
Immediatamente dopo la costruzione del Palazzo Vescovile si assiste alla realizzazione dell’attuale Duomo, consacrato nel 1106 da Papa Pasquale II, poi del Battistero, opera di Benedetto Antelami iniziata nel 1196 e officiato già dal 1216.
(tratti da: Per antichi cammini. Il Medioevo a Parma e provincia. Milano, Silvana Editoriale, 2003.)