Chiesa del Vescovo e della Diocesi
La Cattedrale è il cuore della vita della diocesi, di cui è la chiesa madre: è il luogo dove, dalla sua cattedra, il vescovo celebra e predica la parola del Signore; è il luogo in cui il seggio del vescovo, cioè la cattedra, esprime simbolicamente il suo ruolo di padre e guida della comunità cristiana.
Essa è anche chiamata Duomo, cioè domus, casa di tutto il popolo di Dio che al vescovo è affidato.
Per sottolineare il legame sponsale che lega il vescovo alla sua Chiesa, nel grembo della mater ecclesia riposano i pastori defunti in attesa della resurrezione.
Novecento anni fa, negli ultimi mesi dell’anno 1106, in giorni che le antiche cronache non riportano con esattezza, tutta la comunità cristiana di Parma si strinse intorno al papa Pasquale II per celebrare assieme a lui il rito della Dedicazione della Cattedrale e la consacrazione episcopale di Bernardo degli Uberti.
L’arrivo in città del papa e del nuovo vescovo Bernardo sigillava la fine di un periodo in cui i vescovi parmensi preferirono parteggiare per l’imperatore piuttosto che essere fedeli al pontefice.
Bernardo, della nobilissima famiglia toscana degli Uberti e monaco vallombrosano, si era già distinto come grande uomo di pace durante il suo ministero di Legato papale per l’Italia settentrionale: per tutto il tempo del suo lungo episcopato non cessò la sua opera di riconciliatore, pacificando le fazioni cittadine, amando i poveri e custodendo fedelmente il gregge che Cristo gli aveva affidato.
Bernardo morì il 4 dicembre 1133, e fu acclamato quale santo da tutto il popolo di Parma: la sua santità fu riconosciuta dal successore, il vescovo Lanfranco, e oggi è venerato quale patrono della diocesi.
Come un prezioso tesoro, la Cattedrale ne custodisce il corpo nella cripta.