La Cattedra


Il seggio da cui il Vescovo presiede l’assemblea liturgica e spiega le Scritture è un altro luogo simbolico di forte richiamo cristologico: è Cristo stesso infatti che, attraverso il ministero del Vescovo, presiede la sua Chiesa.

La cattedra episcopale, posta nella chiesa madre della Diocesi e che per questo è detta Cattedrale, è segno permanente della presidenza del Vescovo; nella santa liturgia egli è immagine del Signore risorto che saluta i suoi riuniti, li esorta a riconoscerlo, dona loro lo Spirito Santo, rende grazie con la preghiera di benedizione, insegna a pregare il Padre.

L’antica cattedra marmorea d’età medioevale, trasportata in epoca imprecisata alla base dell’ancona quattrocentesca che incornicia il tabernacolo per la custodia del Santissimo Sacramento sul fondo dell’abside maggiore, doveva in origine essere posta più in basso, per essere raggiunta facilmente dal Vescovo durante le celebrazioni solenni.

Sulla fronte del seggio due figure antropomorfe schiacciano a terra due belve e, ingobbite dalla fatica, sorreggono due lunghi leoni accosciati, allusione a Cristo vincitore della morte, che fungono da appoggio per le braccia.
Sui fianchi sono scolpite due scene tratte dalla Scrittura e dai racconti agiografici: Saulo folgorato sulla via per Damasco, nell’atto di cadere da cavallo, e san Giorgio cavaliere che trafigge un fantasmagorico drago dalla coda spiraliforme