Il portale d’ingresso
Due battenti lignei intagliati nel 1494 da Luchino Bianchino, proteggono il popolo dei battezzati nel passaggio principale che conduce all’interno e all’esterno della Cattedrale.
“Io sono la porta”, aveva detto il Maestro (Gv 10, 9): attraverso la porta che è Cristo, i credenti hanno accesso al giardino della resurrezione, all’aula della liturgia e alla celebrazione della salvezza.
Per questo il portale maggiore acquista un aspetto monumentale, preceduto da un pròtiro dove due grandi leoni di marmo, scolpiti nel 1281 da Giambono da Bissone, sorreggono le colonne su cui poggia un archivolto che reimpiega bassorilievi più antichi con le figurazioni dei Mesi a cominciare da marzo, poiché l’anno aveva inizio con la festa dell’Annunciazione.
Secondo la testimonianza del cronista medioevale Fra Salimbene, i due leoni marmorei furono fatti “uno bianco e l’altro rosso – allusione alle due nature di Cristo, quella umana e quella divina – in onore della Vergine”: Maria infatti, alla quale è dedicata la Cattedrale, è madre di Gesù Cristo, che nello stesso tempo è uomo e Dio.
Il leone accovacciato è il Signore risorto e la preda tra le sue zampe è la morte, che da lui è stata vinta: molti passi delle Scritture richiamano questa immagine. Inoltre il leone-Cristo è raffigurato come sostegno delle colonne: è il risorto che sostiene la sua Chiesa e l’intera vita dei credenti nello scorrere del tempo e nell’attività di ogni giorno, cui alludono le figurazioni dei Mesi.