Fra Medioevo e Rinascimento


Nel corso dell’XI secolo, sul sito della altomedioevale chiesa di Santa Maria si avviò la costruzione della Cattedrale attuale, che mantenne l’intitolazione alla Vergine.
L’architetto ideatore di questa grande basilica a tre navate, scandite da pilastri polistili sorreggenti alte pareti traforate da gallerie, terminazione orientale triconca e tiburio quadrangolare  è molto probabilmente quel Nicolò attivo successivamente anche in altri importanti cantieri dell’area padana.

A Nicolò e alla sua bottega si deve probabilmente anche gran parte dell’arredo scultoreo.
Nel Museo diocesano sono esposti alcuni elementi della recinzione del presbiterio dell’inizio del XII secolo al quale, alto sopra la vasta cripta, si accedeva tramite due scale in corrispondenza delle navi laterali.

Nell’ultimo quarto di quel secolo una nuova campagna di lavori interessò la Cattedrale: volte costolate sostituirono l’originaria copertura a capriate sulla navata centrale e il presbiterio ricevette un nuovo assetto, con la costruzione di una scalinata mediana e di un ambone per la proclamazione del Vangelo.

Nel corso degli ultimi decenni del Duecento maestranze campionesi lavorarono alle parti sommitali dell’edificio, completando il coronamento ad archetti della facciata, ornata anche da un imponente pròtiro, e sovralzando le pareti del santuario con l’inserimento di una loggetta cieca ad archi intrecciati poggianti su colonne e peducci figurati; un tiburio a pianta ottagona, con archetti che lasciano trasparire la cupola estradossata, sostituì quello romanico a pianta quadrata e tetto a falde.

Nel 1284 il Vescovo Obizzo Sanvitale, demolita la vecchia torre campanaria, dette inizio alla costruzione dell’attuale, più slanciata, sulla cui sommità venne posto un angelo di rame dorato. Dal XV secolo cappelle gentilizie cominciarono ad aggiungersi ai lati delle navate minori e della cripta.

Nel Cinquecento infine i due bracci del transetto vennero portati allo stesso livello del coronamento campionese del presbiterio con l’aggiunta di un attico a specchiature; l’anticorosone della facciata, piuttosto piccolo, fu allargato in forma dell’attuale finestrone e al protiro si sovrappose un’edicola. L’intervento di maggiore rilevanza sulla configurazione interna della Cattedrale, nel 1565-67, fu lo smantellamento dell’ambone medioevale e dei coevi manufatti presenti nel presbiterio, con l’ampliamento della scalinata all’intera larghezza dell’edificio.