L’altare


La celebrazione eucaristica costituisce il nucleo della vita liturgica.
Il luogo che più di ogni altro dice la centralità dell’Eucaristia nella vita della Chiesa è l’altare, ara del sacrificio di Cristo e mensa della sua cena insieme: per questo l’ultima collocazione dell’altare della Cattedrale ne ha visto lo spostamento nel punto ombelicale del presbiterio, sotto la cupola.

La mensa è sorretta da un’arca marmorea del XII – XIII secolo, bellissimo scrigno di pietra che protegge le reliquie dei martiri Abdon e Sennen, Nicomede, Ercolano e Pudenziana.

La struttura portante dell’arca è in marmo rosso, il colore del sangue di Cristo e dei martiri, il colore dell’amore infuocato. Nicchie che accolgono figure di apostoli, dieci in tutto, in marmo bianco, scandiscono i due lati lunghi; sui lati corti emergono a rilievo da una parte il Cristo assiso sull’arco celeste attorniato da quattro esseri alati, simboli degli evangelisti, dall’altra i santi Abdon e Sennen che gettati tra le fiere ammansiscono orsi e leoni, e sono perciò uccisi per decapitazione.
La scena del martirio è significativamente scolpita su uno dei fronti ritmati dalle dieci figure apostoliche: Abdon e Sennen completano così il numero dei Dodici.

Le reliquie dei martiri, conservate entro l’arca, sono il segno permanente dell’unione della Chiesa con Cristo, specialmente mediante il sangue di coloro che hanno testimoniato con la vita la loro fede.

  • PROSPETTO DELL'ALTARE: appaiati, fra nastri piegati o cartigli, sono da sinistra i Santi Simone e Giuda, Filippo e Giacomo, Andrea e Piero
  • FIANCO DESTRO DELL'ALTARE: i Santi Abdon e Sennen di origine persiana e martirizzati nel 253 sono raffigurati fra due leoni e quattro orsi: fiere, dalla cui ferocia, uscirono miracolosamente indenni.
  • FIANCO SINISTRO DELL'ALTARE: Cristo benedicente in mandorla con i simboli dei quattro evangelisti
  • RETRO DELL'ALTARE con prospettiva della navata centrale: si succedono da destra il martirio di Abdon e Sennen, i Santi Bartolomeo, Tommaso, Paolo e Giacomo